Il “patto di stabilità e crescita” impone vincoli ai disavanzi degli Stati membri
dell’Unione Europea e obblighi di riduzione dello stock del debito. Nelle pieghe del “patto di
stabilità” vi sono alcuni margini di flessibilità che potrebbero addolcire la amara pillola
dell’austerity di marca europea. Questi margini di flessibilità, però, sono tutt’altro che
trasparenti e sollevano problemi di democrazia.
Periodo di svolgimento dell’iniziativa:
Giugno 29, 2014