Sulla scia dei progetti di conservazione ambientale, molte sono le donne indigene che
svolgono attualmente un ruolo cruciale nei processi di deforestazione. Il mio studio di caso
sul popolo dei Yine dell'Amazzonia peruviana, nella regione di Madre de Dios, si
focalizzerà sulla dimensione di genere all'interno dei processi di vendita informale di
legname in piccola scala, all’interno di una zona cuscinetto (buffer zone) del Parco
Nazionale del Manu (una delle aree naturali protette più importanti al mondo). Per le
donne Yine, che ricoprono l'ultimo anello della catena di subordinazione etnica e di
genere, il lavoro diventa un meccanismo per ribaltare e riscattare il loro status di
vulnerabilità economica, fisica e affettiva. Su questa base W-Deforest vuole esplorare, in
maniera inedita per le scienze sociali, la triangolazione di genere, la violenza intima e
tensioni ambientali. In che modo la violenza subita storicamente e strutturalmente dalle
donne indigene termina per plasmare la loro implicazione negli attuali processi di
deforestazione? W-Deforest proporrà una metodologia di ricerca innovativa che nasce
dall'antropologia, dalla psicologia comunitaria e dalle Digital Humanities. Tra i diversi
outputs del progetto, il podcasting si posiziona come quello più innovativo per contribuire a
molteplici obiettivi contemporaneamente: la formazione di un sapere innovativo e co-
prodotto con le donne indigene, lo stimolo di una maggiore consapevolezza tra le donne
indigene sulle loro condizioni di lavoro ma anche delle loro risorse personali
(empowerment), una serie di attività di restituzione differenziate, tra cui un impatto
significativo verso un pubblico europeo diversificato. L’uso di una metodologia
interdisciplinaria nata dagli strumenti classici dell’etnologia con altri ispirati dalla psicologia
comunitaria, incoraggerà questo gruppo di donne ad elaborare mappe parlanti ed
autorappresentazioni collettive volte ad esplorare nuove forme di auto-narrazione. Una
volta completati i pacchetti di lavoro presso l’istituzione host, l’Università degli Studi di
Modena e Reggio Emilia (Italia), il progetto colmerà una significativa lacuna negli studi
antropologici sulla violenza di genere, l'etnografia amazzonica e l'ecologia politica. Allo
stesso tempo, miro a consolidare la mia posizione di docente e ricercatrice affermata
grazie allo sviluppo di competenze innovative nelle discipline umanistiche e digitali oltre ad
una metodologia originale per la diffusione dei dati.